{"id":120,"date":"2021-04-01T08:45:32","date_gmt":"2021-04-01T06:45:32","guid":{"rendered":"https:\/\/astra.chaplin.sui-inter.net\/?p=120"},"modified":"2021-04-08T16:01:18","modified_gmt":"2021-04-08T14:01:18","slug":"il-coronavirus-ha-cambiato-il-nostro-modo-di-spostarci","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/astra.chaplin.sui-inter.net\/fr\/il-coronavirus-ha-cambiato-il-nostro-modo-di-spostarci\/","title":{"rendered":"Il Coronavirus ha cambiato il nostro modo di spostarci?"},"content":{"rendered":"

Questo maledetto nuovo Coronavirus sconvolge le nostre vite da ormai molti mesi. Troppi, verrebbe da dire. Non penso sia opportuno soffermarsi in questa sede sulle conseguenze sanitarie e economiche della pandemia. \u00c8 giusto che le autorit\u00e0 politiche prendano le decisioni che ritengono necessarie per la salute di tutti, cos\u00ec come \u00e8 giusto lasciare dibattiti e discussioni agli esperti del campo. Con queste poche righe, per\u00f2, vale a mio avviso la pena porsi la seguente domanda: la pandemia ha cambiato il nostro modo di muoverci?<\/p>\n\n\n\n

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Partiamo con uno sguardo ai dati. Sul nostro sito<\/a> pubblichiamo dall\u2019inizio della pandemia l\u2019evoluzione del traffico su 10 postazioni di misurazione distribuite sulla rete delle strade nazionali. Se analizziamo il traffico giornaliero sulle autostrade dell\u2019agglomerato di Zurigo (postazione di W\u00fcrenlos) scopriamo che durante il lockdown<\/strong> si \u00e8 registrata una diminuzione del traffico medio giornaliero che oscilla tra il 25 e il 70 percento. Nei tratti autostradali in cui il traffico \u00e8 maggiormente legato al tempo libero, la diminuzione \u00e8 ancora pi\u00f9 marcata: nel tunnel del Gottardo, ad esempio, il traffico \u00e8 diminuito del 90 percento. Dando, invece, uno sguardo all\u2019evoluzione post-lockdown<\/strong> (agosto 2020), emerge una tendenza verso il ritorno alla normalit\u00e0: a W\u00fcrenlos la diminuzione del traffico \u00e8 permanentemente rimasta sotto il 10 percento, cos\u00ec come al Gottardo, dove in alcuni giorni si sono registrati persino aumenti dei transiti (fino all\u2019otto percento).<\/p>\n\n\n\n

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Se dopo tutti questi numeri non avete ancora il mal di testa, allora vale forse la pena dare uno sguardo ai dati del progetto di ricerca MOBIS-COVID19<\/a> del Politecnico federale di Zurigo. Quest\u2019ultimo fornisce dati anche sugli altri mezzi di trasporto e, analizzando i dati, si giunge sostanzialmente alle stesse conclusioni. Durante il lockdown le percorrenze chilometriche di auto e treno sono calate del 50, rispettivamente del 90 percento. La bici ha per contro fatto registrare un aumento del 70 percento. Nei mesi successivi si \u00e8 registrato un progressivo ritorno alla \u201cnormalit\u00e0\u201d, con un allineamento ai dati 2019 (cf. grafici).<\/p>\n\n\n\n

Per poter trarre delle conclusioni definitive occorrerebbero analisi pi\u00f9 approfondite, ma stando alle cifre esposte si pu\u00f2 affermare che la pandemia ha modificato solo temporaneamente le nostre abitudini<\/strong>. Dopo il fisiologico calo degli spostamenti dovuto al lockdown, i chilometraggi si sono allineati a quelli registrati nel 2019. Una possibile spiegazione pu\u00f2 essere legata al carattere provvisorio delle misure prese dalle autorit\u00e0 politiche: conscia del fatto che le limitazioni sarebbero state rimosse non appena l\u2019evoluzione della pandemia l\u2019avrebbe permesso, la popolazione ha ripreso le abitudini di un tempo.<\/p>\n\n\n\n

Fin qui l\u2019analisi del passato. Ma cosa ci riserva il futuro? L\u2019andamento attuale della pandemia non sembra lasciare dubbi, la seconda ondata travolger\u00e0 la Svizzera. Il Consiglio federale ha gi\u00e0 raccomandato il telelavoro. Probabilmente altre misure seguiranno. Nelle prossime settimane sar\u00e0 quindi interessante analizzare l\u2019impatto della pandemia sulla viabilit\u00e0: la seconda ondata modificher\u00e0 le abitudini della popolazione a lungo termine? Cosa succeder\u00e0 se il vaccino tarder\u00e0 ad arrivare? Queste sono solo alcune delle domande che ad oggi non hanno risposta. \u00c8 possibile per contro farsi un\u2019idea dell\u2019impatto della seconda ondata sulla viabilit\u00e0 delle autostrade<\/strong>: visitate il nostro sito internet<\/a>, su cui troverete dati aggiornati settimanalmente sull\u2019evoluzione del traffico.<\/p>\n\n\n\n